Scritto da Luisa Venturini e pubblicato da Bemporad nel 1928, questo libro racconta le (dis)avventure di Micio, un gatto animato da buone intenzioni che finisce per essere protagonista di svariati episodi in grado di generare situazioni equivoche a ripetizione. L’epistolario tra Micio e i comprotagonisti delle vicende narrate racconta in modo divertente dei suoi tentativi di porre rimedio alle marachelle combinate, riportandoci con simpatia all’inizio del secolo scorso. Integrato dalle tavole di Zandrino, questo libro può essere considerato un divertissement per gli amanti delle avventure in puro stile Gian Burrasca, vissute attraverso le dinamiche di un adorabile mondo felino.