Storie vere di un visionario può essere considerato il concentrato più interessante degli scritti di Thomas De Quincey, che conobbe la fama in modo fortuito con il suo ben più famoso.
Confessioni di un mangiatore d’oppio. Pubblicata originariamente postumo alla morte del suo autore nel 1863, questa raccolta pubblicata da Editori Riuniti e curata da Ottavio Fatica comprende alcuni degli interventi che mantennero conosciuto il nome di De Quincey, aiutandolo a sopravvivere ad una ben nota dipendenza che al tempo rese la sua esistenza piuttosto miserevole.
Amico di Coleridge e Wordsworth, fonte d’ispirazione per Baudelaire e Poe, De Quincey si inserisce a pieno diritto in quel filone del romanticismo che porterà alla nascita del decadentismo qualche tempo dopo, raccontando in modo onirico eppur dettagliato fatti realmente accaduti che attraverso il suo lirismo sviluppano nel lettore il dubbio di aver letto un sogno.