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“Memorie dei bambini di Terezin”

Memorie dei bambini di Terezin
Terezin, nata come città fortezza alla fine del XVIII secolo, diventò durante la seconda Guerra Mondiale un campo di concentramento, descritto dalla propaganda nazista come esempio di città ebraica autogestita.

La cospicua presenza di bambini al suo interno, spinse i prigionieri adulti a creare delle scuole autogestite; l’insegnante d’arte Friedl Dicker-Brandeis, deportata a Theresienstadt nel 1942, raccolse nei due anni lì trascorsi una collezione di oltre 4000 disegni, creati dai suoi alunni del campo. 

Le valigie in cui li nascose giunsero a Praga, al termine del conflitto, in mano al professor William Groag, che dopo averle custodite per un decennio decise di esporre la collezione al pubblico. 

Oggi questa preziosa testimonianza del passato è ancora visibile all’interno della Sinagoga Pinkas, all’interno del museo ebraico di Praga. 

Parte dei disegni sono anche all’interno di questo volume.

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